Multimedialità e personalizzazione: requisiti di base della SEO
In questa newsletter un consiglio pratico e spendibile per migliorare i contenuti e un focus sulla strategia multimediale SEO e sulla personalizzazione del brand: differenziarsi è un obbligo!
L’estate ormai è arrivata, la rivoluzione Google I/O in corso e sono ancora qui a chiedermi come affrontare tutti questi cambiamenti nella SEO dopo aver parlato degli strumenti da adottare in vista della rivoluzione nella precedente newsletter
Di cosa devo munirmi a settembre? Su cosa devo lavorare nell’immediato?
Sicuramente come ormai è stato ampiamente ribadito per la SEO e per qualsiasi altro progetto digitale e di marketing, la parola d’ordine sarà multimedialità e personalizzazione.
Differenziarsi dalla concorrenza è un obbligo.
Nella newsletter affronto l’importanza della strategia SEO multimediale e della personalizzazione e di come personalizzare i contenuti con un consiglio pratico e spendibile.
SEO e multimedialità
Una strategia multimediale e digitale che preveda anche la SEO è necessaria perchè una settore digitale aiuta l’altro. La cura del proprio brand e della sua popolarità è fondamentale.
Brand awareness e SEO
La popolarità del brand online si costruisce con:
una presenza social e online ben curata
un’attività di newsletter
un blog che abbia contenuti di valore e ben curati.
Esistono brand già molto popolari che hanno bisogno di fare attività digitale multimediale per non dare troppo spazio ai competitor e fare attività di protezione brand.
Questi brand sono nati quando l’online non esisteva ancora e sono molto conosciuti: la SEO con loro funziona benissimo perchè hanno anche una storicità del dominio molto lunga e la SEO ama i domini con un grande storico.
Tornando ai brand meno noti e ai marchi che devono ancora costruire la loro presenza digitale un consiglio da adottare molto velocemente è la comunicazione multimediale: “social network, SEO, content strategy, campagne promozionali e attività di newsletter”.
Per un piccolo brand o per chi non ha un grand budget il consiglio è: presidiare i canali giusti dove si è sicuri di poter trovare il cliente ideale e i veri potenziali interessati.
In questo caso è necessario individuare una guida che possa suggerire la strategia multimediale adatta che dialoghi con la SEO.
Partire dalla SEO o dalle campagne promozionali? Su quali canali social investire? Come farsi trovare online? Come trovare il proprio tone of voice e come ottenere obiettivi e conversioni?
Personalizzazione e SEO
È davvero tanto tempo che si parla di EEAT e di come personalizzare i contenuti. Un elemento a cui prestare attenzione in questo periodo e per l’avvento della funzione di ricerca generativa (SGE) è sicuramente l’authorship autore.
Google attraverso l’authorship autore comprende la fonte della notizia, se la notizia è attendibile, che autorevolezza ha l’autore rispetto alla notizia. L’authorship è prezioso per stabilire la qualità di una fonte.
L’Authorship Autore è un sistema di identificazione dell’autore del contenuto rilasciato da Google. Oggi è un elemento SEO sempre più importante che influisce sul Ranking e sul posizionamento.
Come differenziare i contenuti
Inserire il proprio punto di vista nella produzione dei contenuti è ciò che fa la differenza all’interno di una risorsa web o di un articolo.
Sono centinaia ormai i contenuti informazionali che sono strumenti sono preziosi per veicolare traffico.
Ma l’obiettivo della tua strategia SEO è veicolare traffico o fidelizzare l’utente, vendere un prodotto/servizio, aumentare gli iscritti alla tua newsletter…?
Qualunque sia l’obiettivo della tua strategia online, se non è veicolare traffico semplicemente, dovresti iniziare ad inserire il tuo punto di vista su un argomento trattato da te.
Con il tuo personale punto di vista dimostri valore e competenza in materia, crei una relazione di fiducia con il tuo lettore, attiri l’attenzione e se sei bravo risolvi un problema del lettore con la tua opinione sincera da esperto in materia.
È il momento di non scrivere solo contenuti informazionali ma di passare ad uno step successivo.
Secondo me un contenuto di valore ha questi requisiti:
è una risorsa multimediale (video, immagini, file audio)
è scritto da una persona competente (che mostra la sua competenza)
ha punti di vista dell’autore
è personalizzato e unico
Un consiglio pratico per differenziare la content strategy
Per essere rilevante in un settore con un articolo che metta ben evidenza il tuo punto di vista ecco come ti consiglio di procedere:
seleziona il tema di riferimento
osserva le chiavi relative e specifiche (parola chiave di riferimento associata ad un determinato settore)
osserva il tema generico su google trend e osserva se ci sono punti in contatto con il punto due
seleziona l’argomento di nicchia del tema di riferimento generico di tendenza
scrivi un articolo con pro e contro, con il tuo punto di vista, la tua esperienza in merito e cosa pensi riguardo al tema di tendenza scelto
inserisci un profilo autore ben curato
collega l’articolo di approfondimento al pillar di riferimento del tuo settore
Ecco come essere rilevanti con una risorsa.
Per la SEO del futuro ecco come dovresti preparati:
adotta un approccio multimediale
cura la popolarità del brand
differenzia i tuoi contenuti
inserisci il tuo punto di vista appena puoi (ricorda che i tuoi contenuti sono la tua vetrina).
Se vuoi differenziare la tua content strategy, capire perchè il tuo blog non funziona correttamente, organizzare i tuoi contenuti e migliorare la visibilità e il posizionamento contattami
Letture SEO del mese
Tangential SEO: Finding Keywords for Content No One Else Has
User Journey Mapping: How To Justify Your Contents Purpose
How to use digital PR to drive backlinks and business growth
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Luisella
Interessanti le letture del mese consigliate! Quella relativa alle tangential queries me l'ero salvata pure io.
Quando dici: "Esistono brand già molto popolari che hanno bisogno di fare attività digitale multimediale per non dare troppo spazio ai competitor e fare attività di protezione brand." è vero, ma curiosamente sono anche i brand che pensano di potersi distanziare di più dalle attività di discovery, quindi lasciando scoperto tutto il mondo di query non brand, proprio per via della loro forza e della loro riconoscibilità. Così facendo lasciano spazi molto ampi aperti che, nel lunghissimo periodo, possono decisamente dare problemi.