L'errore che rilevo più spesso durante le analisi SEO
Cosa rilevo più spesso in fase di analisi SEO? Quale errore riscontro con più frequenza e quali sono gli strumenti SEO che fanno la differenza e che creano "valore reale".
Benvenuto in questa newsletter del primo lunedì di ogni mese che fa parte di un breve percorso iniziato lo scorso agosto che sta diventando sempre più bello e ti ringrazio per questo.
Sono Luisella Curcio SEO Specialist e in vista dell’avvento di Google SGE in ricerca mi sto interrogando come creare valore e come integrare l’AI nel lavoro per fare la differenza. Se ti interessa leggere di più riguardo all’argomento, ti rimando alla scorsa newsletter.
Chi mi segue da qualche tempo sa qual è l’approccio che consiglio e che prediligo di più riguardo alla SEO: l’approccio olistico universale che passa in rassegna tutti i dettagli SEO del sito web e tutti i dettagli intorno al sito web che lo riguardano e fanno la differenza.
Non a caso parlo di strategia e “progetto web” perchè parlare solo di sito web è troppo riduttivo. Dopo aver ottenuto una fotografia completa del sito web, dello scenario di riferimento, del mercato, della SERP di riferimento, della buyer persona e delle sue abitudini di acquisto e di ricerca online si può iniziare a delineare una parte della strategia SEO e questo non basta.
Dopo aver passato in rassegna come Google scansiona il sito web, la tipologia di traffico intercettato, la struttura del sito web, tutti i contenuti si può iniziare a delineare la strategia SEO e questo non basta…
Non basta perchè bisogna scavare a fondo nei dati, individuarli, essere consapevole di tutto quello che ruota intorno al sito web e dopo creare la strategia e applicarla in tutto e per tutto con strategie SEO applicabili e data driven. Non solo title SEO e metadescription, per favore non parlarmi di Yoast SEO e dei semafori…
E tutto questo ancora non basta…
Bisogna fare dialogare la SEO con una strategia multicanale e multimediale… E qui si inizia a fare SEO.
Questi sono gli strumenti SEO che fanno la reale differenza: non sono tool ma è la consapevolezza di tutto quello che ruota intorno al “progetto web” insieme alla capacità di sapersi muovere strategicamente all’interno di questo.
Tornando a noi: qual è l’errore che riscontro più spesso in fase di audit SEO e di analisi dei progetti web? L’errore più grande risiede quasi sempre nella strategia adottata.
Strategia e tecnica
Non vorrei essere fraintesa: la tecnica e la cura dei dettagli tecnici è fondamentale. Un sito web accessibile, navigabile, fruibile, ben curato, veloce e a misura di esperienza di navigazione del buyer è sempre un enorme vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza.
Nella mia esperienza però non è mai stata la velocità non adeguata o che non abbia raggiunto delle prestazioni notevoli il problema. Il problema spesso è nell’assenza di strategia.
Ogni settore ha le sue dinamiche: ho notato che gli e-commerce sono più attenti alla strategia o ai dettagli e più inclini all’uso della strategia SEO. Il mondo dei prodotti e dei servizi in genere, non ha ancora questa grande consapevolezza di quanto sia necessaria la SEO per intercettare i buyer che fanno le ricerche.
Cosa intendo però quando parlo di problemi strategici a livello SEO?
Scarsa o assente conoscenza dei competitor online
Molto spesso i proprietari di business, di aziende e brand online, non conoscono i competitor online di riferimento e questo è un problema: come puoi pensare di avere un vantaggio competitivo online se non conosci i tuoi competitor online? Se vuoi approfondire l’argomento ecco intanto una guida dedicata all’analisi dei competitor online
Mancata conoscenza dello scenario online di riferimento
Spesso le aziende sono consapevoli dei competitor diretti nel mondo offline, ma ignorano totalmente quello che accade online “parola chiave per parola chiave”. Per saperne di più ecco la guida sull’analisi del contesto online per dominare la SERP.
Mancata conoscenza su tipologia di traffico intercettato
Molto spesso si ignora la tipologia di traffico intercettato: traffico a carattere brand, traffico a carattere informativo o transazionale…
Sapere che tipo di traffico si intercetta è vitale per conoscere i punti di forza e di debolezza del progetto e sapere dove intervenire.
Nessuna conoscenza della buyer persona e delle sue abitudini di acquisto online
Un buyer cerca online e attraverso un viaggio che lo porta poi all’acquisto fatto da diverse fasi. Con la SEO puoi mappare parole chiave e intenti di ricerca del buyer e questo è un grosso vantaggio competitivo. Per saperne di più ti lascio la guida Buyer Personas: crearla e usarla in una strategia SEO
Nessuna conoscenza sulle parole chiave importanti di settore
Molto spesso le aziende non conoscono le parole chiave per cui potrebbero essere intercettati, non conoscono le parole chiave che intercettano siti competitor, non conoscono il buyer, non conoscono il viaggio di acquisto del cliente….
Strategia SEO non più adatta
Altri progetti hanno fatto SEO in passato, tanti anni fa, ma la strategia non è più valida oppure ha bisogno di essere aggiornata.
Strategia SEO che non si è adeguata ai cambiamenti in corso
La SEO evolve e cambia molto velocemente è necessario restare aggiornati e farsi seguire da un SEO Specialist che possa resistere ai cambiamenti in corso.
Mancanza di una strategia di marketing e digitale
È questo il punto: manca realmente una strategia di marketing alla base, declinata poi nel digitale insieme alla strategia SEO. La SEO è una componente essenziale per una strategia data driven (guidata dai dati) che lavora insieme alla strategia di marketing e digitale per migliorare posizionamento e visibilità. Solo in questo modo può funzionare, solo in questo modo apporta valore aggiunto.
In assenza di SEO e di strategia di marketing è solo un progetto lanciato a caso e senza progressi misurabili
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Fammi sapere se questa newsletter ti è utile, cosa ti ha ispirato, come ha migliorato la tua strategia e sopratutto cosa posso migliorare!
Un saluto e al prossimo primo lunedì del mese!
Luisella