AI: adottarla o subirla? Come integrarla con efficacia?
L’intelligenza artificiale è uno dei cambiamenti più travolgenti e veloci che si siano mai verificati nella storia dell’umanità. Adottarla o subirla? E come integrarla con efficacia?
L’intelligenza artificiale è uno dei cambiamenti più travolgenti e veloci che si siano mai verificati nella storia dell’umanità. In qualità del mio lavoro, non posso non interrogarmi ogni giorno su quello che sta accadendo e su come affrontarlo. L’AI è uno strumento molto potente: possiamo adottarla e migliorare il nostro lavoro e la nostra vita, oppure possiamo subirla. L’argomento di questa newsletter è una riflessione sull’impatto dell’intelligenza artificiale nel settore digitale e nella vita reale. Non sarò la sola a trattare questi argomenti, lo farò insieme alla giornalista Teresa Potenza e ad
Podcaster Producer.Per restare sul tema SEO e AI però ho preparato una guida con consigli, analisi e considerazioni per comprendere come la Search Generativa impatta sulla SEO che trovi a questo link: Google SGE: tutto quello che devi sapere.
Ti aggiorno su una novità e su una ricerca importante alla quale puoi partecipare dedicandoci meno di 1 minuto: insieme a Valerio Cusinato e Gaetano Romeo entrambi SEO Specialist stiamo facendo una ricerca qualitativa sull’evoluzione degli intenti di ricerca nei motori di ricerca attraverso l’AI per definire i nuovi intenti di ricerca. Aiutaci anche tu nella nostra analisi: ecco il link del form. Sarà restituito uno studio molto utile per affrontare i cambiamenti delle ricerche in SERP.
Ma adesso andiamo oltre la SEO (almeno per questa volta…).
L’avvento di tutti questi cambiamenti in SERP, nel digitale e nella vita reale appunto oltre il digitale, mi spinge ad una riflessione più ampia. Se leggi questa newsletter sei interessato solo alle novità SEO in merito anche a SGE e per questo ho preparato una guida completa dove andremo ad analizzare trend, metodi, novità, strumenti, case study e che trovi al link.
In questa newsletter però voglio andare oltre e affrontare l’impatto dell’AI nel mondo online e nella vita quotidiana.
Per fare questo ho parlato con Ester Memeo Podcast Producer e founder di Podstar che ha adottato l’AI ed è molto sensibile al tema e con Teresa Potenza giornalista Podcaster membro di JournalismAI e Constructive Network che ha adottato l’AI pienamente nel suo lavoro.
Come adottare l’AI
Per iniziare ho preparato quattro punti fissi per adottare l’AI in modo efficace.
Senza pregiudizi e neanche in modo acritico
Possiamo allearci con l’AI ma non usarla in modo acritico. Definiamo un piano di azione e adottiamo una proiezione temporale nell’arco di pochi anni (immaginare come sarà l’AI fra molti anni è impossibile, avere una proiezione seppur minima e circoscritta può aiutarci a vedere i pro e i contro in modo nitido).
Con studio e preparazione
Sarà necessario dotarsi di curiosità, una solida cultura e una grande preparazione per comprendere la tecnologia che verrà e non diventare succubi dell’AI. Io penso che dobbiamo adottarla, studiarla profondamente e comprendere cosa comporta l’adozione di questa e come impatta.
Quali sono i suoi pro e contro? Come usarla senza esserne succubi? Tutto questo comporta tanto studio e impegno.
Anche io ho adottato l’AI pienamente nel mio ritmo di lavoro (se vuoi sapere come leggi la mia guida su SEO e AI con la lista dei prompt) e devo dire che mi stupisco sempre tanto delle sue performance e di quanto arricchisca con nuovi punti di vista i miei metodi di lavoro consolidati. Questa adozione però non è avvenuta in modo acritico.
Nuove competenze
È da prima dell’avvento dell’AI che noto che tutti quanti acceleriamo sempre più tutto al lavoro e nella vita reale. I momenti di confronti sono sempre più relegati a pochi momenti di vita sociale, mentre siamo sommersi da “call”, “deadline”, “obiettivi”, “metriche da raggiungere”, “to do list infinite”, “app che monitorano il tempo”, “consegne”, “scadenze”… E non sto esagerando…
Tutto questo secondo me sottrae tempo alla condivisione e alla riflessione: “non abbiamo tempo per comprendere quello che sta accadendo e per valutarlo a fondo”.
Non sempre sia chiaro. Parlo di una tendenza o di un mio punto di vista.
Dobbiamo sviluppare tutte quelle qualità che fanno le differenza, che ci rendono unici, indispensabili e non sostituibili dalle macchine e che richiedono tempo per svilupparsi, confronto e riflessione.
Come facciamo a conciliare tutto questo con i ritmi frenetici ai quali siamo sottoposti? Rallentando (lo so che è difficile e molto complicato, ma dobbiamo provarci).
Confronto
Alleniamoci al confronto e allo sviluppo di una rete di persone con le quali confrontarci sul tema. Farà la differenza e non ci farà sentire soli davanti a questo grande cambiamento.
Siamo ad un punto di svolta: possiamo soccombere o reagire. A noi la scelta con una reazione che comporta davvero tanto impegno. Ma che varrà lo sforzo. Personalmente mi confronto molto spesso e ho creato una rete di valore con professionisti a me affini.
Uno scambio con Teresa Potenza
Se la rete è importante, ogni occasione è giusto per coltivarla. Proprio per questo motivo condivido lo scambio e il pensiero con Teresa Potenza.
L’intelligenza artificiale fa parte di noi, che ci piaccia o no, che ne siamo consapevoli oppure no. Ma l'IA non ci ruberà il lavoro, semmai lo farà chi saprà usarla meglio di noi.
Ecco perché la domanda che dobbiamo porci oggi non è più se riguardi anche noi, ma in che modo intendiamo usare i diversi strumenti a nostra disposizione.
L’intelligenza artificiale è un grandissimo supporto al nostro lavoro e può dare una forte spinta alla nostra creatività e alla nostra competitività.
A patto, però, di utilizzarla in modo non soltanto funzionale e utile, ma soprattutto etico e con spirito critico, consapevoli degli errori e dei pregiudizi di cui è piena, dal momento che apprende dai nostri dati.
Non è importante quanti tool conosciamo o quante funzionalità usiamo: ciò che farà la differenza sarà l'approccio, il mindset con cui ci relazioniamo alle macchine.
Uno scambio con Ester Memeo
Ora è la volta di
L’IA non è il male ma non è nemmeno la panacea di tutti i mali. Nessuno strumento, a mio avviso, per quanto sofisticato possa essere, può sostituire l’esperienza di una persona, il suo background, la sua identità. Siamo unici per definizione e tutto quello che abbiamo imparato, con gli errori, il vissuto, l’ambiente in cui siamo cresciuti, contribuisce a sviluppare in noi il pensiero critico che è il plus che ci contraddistingue.
Gli stessi valori in cui crediamo e gli ideali che portiamo avanti sono frutto di un mondo che ci appartiene e che nessuna macchina può rubarci o sostituire.
L’approccio per usare l’AI al meglio è adottare il mindset giusto, e pensare alla AI come supporto e non sostitutivi del nostro lavoro.
Usare questi strumenti come degli assistenti junior a cui delegare alcune attività lavorative, sempre sotto il nostro controllo, che è indispensabile per non cadere nella trappola della disinformazione.
Certo qui significa imparare la capacità di delega e pensiero critico, skill che forse non abbiamo mai esplorato ma che diventa utili oggi. Poi, il mindset giusto ti aiuta a vederle macchine che possono aiutarci a fare il lavoro sporco.
Arriverà il momento in cui non potremo farne a meno (un po’ come oggi nessuno rinuncerebbe a una lavatrice!) ma sempre nella misura giusta.
Quindi l’approccio giusto è non farci spaventare da quello che farà al posto nostro, perché troveremo modi migliori per impiegare il nostro tempo; allo stesso tempo, nemmeno trattare questo strumento come uno scarico selvaggio di operatività.
Ovvero: è uno strumento evolutivo, va compreso.
AI Search Intent e dove trovarlo
Insieme a Valerio Cusinato e Gaetano Romeo SEO Specialist stiamo facendo una importante ricerca qualitativa sull’evoluzione degli intenti di ricerca nei motori di ricerca attraverso l’AI.
Per chi non è del settore SEO: gli intenti di ricerca sono gli obiettivi in cui un utente cerca di raggiungere alla digitazione di una query sul motore di ricerca. Grazie all’intelligenza artificiale questi obiettivi sono cambiati in un comportamento più complesso.
Obiettivo della ricerca: definire i nuovi intenti di ricerca e pubblicare i risultati in un libro che verrà pubblicato prossimamente.
Cosa pubblicheremo: Metodologia utilizzata per la ricerca e un report sui macro-comportamenti degli utenti.
Cosa NON pubblicheremo: Nessun dato del tester che condivide con noi il proprio utilizzo di chatGPT. Inoltre la procedura sarà completamente anonima, priva di nome, cognome.
Cosa dovrai fare (tempo di compilazione 1 minuto):
Andare in chatGPT
Esportare la prima chat della tua cronologia o ancora meglio esportare le prime 5 (ci aiuteresti ad avere più dati). È importante rispettare la cronologia per evitare bias nell’analisi, non importa se sia un utilizzo professionale o divertente. Non sapremo mai chi sei e perchè lo fai.
Condividere il link delle chat
Ecco il link per partecipare alla ricerca: clicca qui
Conclusioni
Per concludere: una ricerca, un confronto e una riflessione sull’AI condivisa. Ti aspetto nella mail per ulteriori spunti e condivisioni e noi ci riaggiorniamo il primo lunedì del mese.
Letture SEO del mese
Secrets from the Algorithm: Google Search’s Internal Engineering Documentation Has Leaked
Dragon Metrics: confirmation bias
Non solo SEO
Cosa puoi fare per la mia newsletter
Se ti è piaciuta questa newsletter, condividila con i tuoi contatti migliori inoltrando la mail
Se sei un brand e vuoi collaborare o sponsorizzare questo contenuto scrivimi
Se hai un business che ha bisogno di migliorare posizionamento e visibilità contattami
Sei nuovo da queste parti? Allora ecco l'archivio di tutte le newsletter precedenti.
Se vuoi restare in contatto con me ascolta il mio podcast La SEO in un caffè un podcast con puntate che durano il tempo di un caffè. Troverai aggiornamenti, case study, strumenti e novità del mondo SEO ma non solo.
Fammi sapere se questa newsletter ti è utile, cosa ti ha ispirato, come ha migliorato la tua strategia e sopratutto cosa posso migliorare!
Un saluto e al prossimo primo lunedì del mese!
Luisella